mercoledì 19 giugno 2013

Imboccare il bivio con coraggio


La venuta al mondo di mio figlio, l’ultimo di quattro, è stata traumatica. Attraversare la nascita è stato dirompente: in un brevissimo lasso di tempo ho dovuto ‘imboccare molteplici bivi’. Tale vissuto è stato disarmante, assorbente, sfinente.
Ho la netta sensazione che la condizione di quarantenne abbia amplificato tale esperienza. All’entusiasmo è subentrata la pesantezza, all’adrenalina la paura, alla disinvoltura la cognizione di causa, insomma l’incoscienza delle cose è stata spazzata via dalla consapevolezza della realtà, travolgendomi.
Disarmante è stata soprattutto la posizione dell’essere al bivio: normalità-anomalia, sicurezza-pericolo, vita-morte. E stare al bivio, benché condizione costitutiva del reale, è difficile, porta con sé un carico emotivo forte e potente.
Stare al bivio è la condizione che contraddistingue il nostro tempo.