venerdì 18 ottobre 2013

Terapia ‘ecologica’


Sono circondato da contesti, situazioni, azioni che non generano valore, ovvero la cui produzione si limita allo stretto necessario per giustificare il proprio esistere. Pura difesa dell’‘as is’. ‘Il compito primario’ è perso di vista.
Le conseguenze di questa deriva sono gabbie, circoli viziosi, incomprensioni, blocchi, collusioni, corruzioni, abbandoni, solitudini, anche violenze. Presenti in abbondanza. Conclamate.
Fertile, invece, è il contesto capace di comporre l’esistente, valorizzando e sviluppando risorse ed energie disponibili: combinare singole istanze – persone e/o risorse che siano – fino a dar vita a qualcosa d’altro, nuove entità, anche identità. Grande è il bisogno di alleanza.

martedì 1 ottobre 2013

Meritato declino


Assisto, inerme, all’arrancare, al procedere dispendioso e inefficiente delle ‘cose’. Molteplici energie profuse, spese inutilmente.
Mi rattrista esercitare la mia abilità nel “dire ciò che si deve dire”, nel "tenere a galla ciò che c’è”, spesso con la sola sensazione di prolungare l’agonia; mi rammarico, soprattutto, di non riuscire ad esprimere “ciò che è” quale presupposto per avviare “ciò che si deve fare”. Mi accontento di “buttare qua e là qualcosa” senza troppa speranza di dare un contributo, di essere utile.
Questo è il tempo che ho incontrato lungo la mia strada; queste sono le capacità che posso mettere in campo – evidentemente insufficienti per incidere. Prendo atto di sterilità e inadeguatezza.