venerdì 17 gennaio 2014

Rimettere in gioco le qualità umane


L’illusione tecnocratica di delegare a processi e metodi il ‘far accadere le cose’ è arrivata al capolinea.
La complessità e l’articolazione delle 'cose' è aumentata, a tal punto che le risorse impiegate per rispettare gli adempimenti, normativi e processuali, sono di gran lunga maggiori di quelle dedicate a ‘far ciò che serve’.
Chiamo questo fenomeno ‘ideologia dei tools’.
Anche i sistemi informativi, nati e sviluppati per velocizzare e semplificare il lavoro, sono stati fagocitati da questo fenomeno diventando essi stessi meri tools: strumenti funzionali più al controllo che al raggiungimento degli obiettivi.
La crisi che ci attraversa svela questo limite: risorse scarse, esigenza di efficacia, riconoscimento della dispersione di energie e risorse, rifocalizzazione sulle finalità primarie dell’operare. Viene alla luce come i sistemi e i metodi siano stati implementati e impiegati non solo e non tanto per facilitare i processi produttivi, quanto, impropriamente e strumentalmente, per facilitare l'esercizio del potere ovvero per eludere la gestione delle persone. Infatti i sistemi di regole ed i relativi strumenti hanno dato al management una doppia illusione: delega della responsabilità di controllo delle attività ovvero escamotage per evitare la complessità gestionale, soprattutto quella delle persone. Insomma, l’uso di norme, metodi, processi, standard, ha tradito la sua originaria finalità di contribuire ad affrontare la complessità, riducendosi a mero esercizio del potere, di fatto negazione dell’assunzione di responsabilità, in taluni casi funzionale al mantenimento di una classe dirigente ‘senza statura e competenza’. Ecco diffondersi la cultura manageriale della difesa e dell’inattacabilità versus la cultura dell’efficienza e del risultato.
È urgente cambiare direzione: da una parte riportarsi al compito primario delle cose, semplificando, tagliando, riportandosi all’essenziale, dall’altra recuperare la centralità della persona, uscendo dalla riduttiva definizione di 'risorsa' e ripristinando il riconoscimento della totalità delle dimensioni umane; attivare quindi risorse ed energie disponibili assumendo tutti i rischi e tutte le opportunità dovute al riconoscimento di emotività e affettività; utilizzare la leva della fiducia mettendo in atto delega, condivisione, insomma responsabilizzazione.

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